Secondo l’Italian Diabetes Barometer Report, in Italia ci sono più di 3 milioni e mezzo di diabetici, cresciuti del 60% dal 2000 al 2019. Per questi soggetti seguire un corretto regime alimentare è più che mai indispensabile, dal momento che il controllo della glicemia rappresenta un fattore chiave per il loro benessere.
Essere consapevoli di cosa si può mangiare e cosa bisogna evitare in caso di diabete è pertanto il primo passo per una nutrizione adeguata. Per questo motivo, i medici diabetologi si impegnano a divulgare le corrette informazioni e sfatare le false credenze che dilagano sull’argomento.
Una tra le più diffuse e ostinate riguarda il rapporto tra diabete e frutta. La necessaria attenzione che i diabetici devono avere per gli alimenti ricchi di zuccheri, ha fatto sì che questa fosse considerata pericolosa e quindi bandita dalle loro diete. In realtà chi soffre di diabete non deve necessariamente privarsi della frutta ma fare semplicemente attenzione alle quantità, all’indice glicemico del singolo frutto e al carico glicemico dell’intero pasto.
In ogni caso, è bene sapere che esiste della frutta più indicata per i diabetici e altra che invece andrebbe evitata o quantomeno limitata.
Frutta per diabetici: qual è quella consentita e in che quantità?
Gli esperti della nutrizione non hanno dubbi in merito all’importanza di consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno per mantenersi in salute, e ciò vale anche per chi soffre di diabete. Rispetto a chi non presenta problemi con la glicemia, però, i diabetici devono fare attenzione all’indice glicemico e alla quantità di carboidrati che gli alimenti contengono.
Di conseguenza, possiamo affermare che anche i diabetici possono (e devono!) mangiare la frutta ma solo in determinate quantità, preferendo quella a basso indice glicemico e con meno carboidrati. È preferibile inoltre consumare frutta meno matura perché meno ricca di zuccheri ed evitare quella disidratata che, essendo stata privata dell’acqua, ha un maggiore concentrato di zuccheri.
Tra la frutta consigliata per diabetici sicuramente rientrano a pieno titolo gli agrumi. Le arance rappresentano infatti un ottimo spuntino di metà mattina perché hanno un IG basso e sono ricche di vitamine e antiossidanti. Anche le mele sono raccomandate, ricche di vitamina C, antiossidanti e fibre. In particolare la pectina in esse contenuta sembra essere in grado di ridurre il fabbisogno di insulina nelle persone diabetiche.
Largo anche alle pere che, con un ridotto indice glicemico e un alto apporto di vitamine, aiutano a ridurre il colesterolo e a regolare i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, per via della loro acidità, sono ben tollerati kiwi, prugne, mirtilli e frutti di bosco.
Questi frutti sono quelli che possono essere consumati ogni giorno da chi soffre di diabete, facendo però sempre attenzione alle quantità e ricordando che una porzione di frutta per diabetici non dovrebbe superare 15 grammi di carboidrati.
Anche il rapporto frutta secca e diabete è estremamente interessante. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che consumare piccole porzioni di frutta secca aiuta a controllare i livelli di glicemia. Tra la frutta secca consigliata troviamo soprattutto le noci, le nocciole e le mandorle che, per il loro contenuto di acido oleico e acidi grassi polinsaturi, possono essere consumate per un massimo di 100 - 125 grammi alla settimana.
Diabete: frutta e verdura da evitare
Seguendo una corretta alimentazione, che tenga conto non solo dell’indice glicemico dei singoli alimenti ma anche del carico glicemico totale dei pasti, i soggetti diabetici possono concedersi anche i frutti più zuccherini seppur con meno frequenza e in porzioni ridotte.
Attenzione quindi al melone e all’anguria. Sebbene questi non abbiano una grande quantità di carboidrati, presentano un elevato indice glicemico, rispettivamente 60 e 75. Ciò significa che il loro consumo fa aumentare rapidamente i livelli di zucchero nel sangue e per tale motivo dovrebbe essere limitato.
Anche l’uva è un frutto che chi soffre di diabete non può mangiare a cuor leggero, a causa dell’elevata quantità di carboidrati in essa contenuti. Gli esperti affermano che 100 grammi di uva corrispondono a circa due porzioni di carboidrati.
Stesso discorso vale per le banane: una banana piccola di circa 100 grammi equivale a due porzioni di carboidrati. Ancora peggio, poi, se si consuma il frutto molto maturo. Infine, anche l’ananas e i datteri rientrano tra la frutta che chi soffre di diabete dovrebbe evitare di consumare spesso.
Al contrario della frutta, le verdure invece possono essere consumate tutte senza preoccupazione. Attenzione però ad alcuni ortaggi che contengono più zuccheri e carboidrati di altri, pertanto devono essere inseriti nella dieta con moderazione. È il caso delle patate, ricche di amido, e delle carote che rientrano nella categoria di vegetali più zuccherini.
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