La conservazione o il ripristino di equilibri cellulari e funzionali, attraverso un approccio globale di cura dell’organismo, è l’obiettivo alla base del concetto di fisionutrizione.
Si tratta innanzitutto di prevenire o di correggere gli squilibri e i deficit micronutrizionali indotti dall’alimentazione o di controllare il nostro ambiente in senso lato (stile di vita, esercizio fisico, esposizione agli inquinanti ambientali, tabacco, alcol... ), di gestire lo stress e le emozioni e di mantenere l'equilibrio ormonale e quello del microbiota intestinale.
Vivere una vita più lunga e più sana è una vera sfida per la salute pubblica.
Squilibri e deficit di micronutrienti indotti dall'alimentazione: un dato allarmante. La nostra dieta quotidiana dovrebbe fornirci una quantità sufficiente di macronutrienti (carboidrati, lipidi e proteine) e di micronutrienti (vitamine, oligoelementi e minerali) per coprire tutte le nostre esigenze cellulari e funzionali. Tuttavia, nonostante la grande disponibilità di prodotti alimentari nei paesi occidentali, la nostra dieta attuale è ben lontana dal soddisfare i nostri fabbisogni ed è alla base dello sviluppo delle nostre malattie future.
I rapporti scientifici parlano chiaro: gran parte della nostra popolazione non riceve gli apporti nutrizionali consigliati in vitamine, minerali e oligoelementi e consuma troppi zuccheri, grassi cattivi e quantità insufficienti di grassi buoni e di fibre.
Perché la nostra dieta non copre il nostro fabbisogno in macro e micro nutrienti?
Ci sono due fattori principali da considerare a questo proposito:
Il primo riguarda la riduzione dell'apporto calorico complessivo, una tendenza osservata da diversi decenni e che ha portato a una riduzione giornaliera dell’assunzione di micronutrienti. La diminuzione dell’assunzione calorica si spiega con la diminuzione del dispendio energetico dovuto al cambiamento del nostro stile di vita: orari di lavoro più brevi, automatizzazione di molte attività manuali, utilizzo degli ascensori, spostamenti in auto o in moto o con altri mezzi, tempo libero trascorso davanti alla televisione o al computer, ecc.
Anche se consumiamo più frutta e verdura, mangiamo anche più alimenti ricchi di zuccheri e grassi saturi, con una densità di micronutrienti quasi pari a zero.
Il secondo riguarda il concetto di "calorie vuote", ossia la diminuzione della densità in micronutrienti degli alimenti. Molti alimenti o ingredienti forniscono energia sotto forma di zuccheri e di grassi cattivi e il più delle volte con una concentrazione molto bassa di fibre, minerali, vitamine e oligoelementi. Alcuni esempi classici: farine raffinate, snack, prodotti da forno industriali, barrette di cioccolato, alcol, fast-food e, in generale, la maggior parte degli alimenti industriali.
Inoltre, anche la densità in micronutrienti di frutta e verdura è diminuita in modo significativo. Ciò è dovuto a: irrigazione eccessiva delle colture, uso eccessivo di fertilizzanti, diserbanti, pesticidi, raccolta di frutta e verdura prima della maturazione, trattamenti di conservazione e tempi di trasporto lunghi tra la raccolta e il consumo.
Perché il nostro ambiente e il nostro stile di vita contribuiscono agli squilibri nutrizionali e alla genesi delle malattie ?
Altri fattori che determinano un aumento dell'apporto necessario di vitamine e minerali sono l'inquinamento dell'aria, i metalli pesanti e i numerosi interferenti endocrini presenti nel nostro cibo e nell'ambiente.
Ci sono anche altri fattori che determinano un aumento dei fabbisogni o una riduzione delle assunzioni di micronutrienti e che riguardano ampie fasce della popolazione: l'assunzione della pillola in età molto giovane e per molti anni, lo sport intensivo, le diete dimagranti senza integrazione, vegetariane o vegane, un regime alimentare non equilibrato, il consumo eccessivo di caffè, tabacco, droghe, alcool, l'esposizione al sole, l'assunzione di farmaci, ecc.
Di conseguenza, anche con una dieta varia ed equilibrata, molteplici limitazioni ci impediscono di soddisfare l'apporto nutrizionale consigliato in vitamine, minerali e oligoelementi e tanto meno di compensare i fattori che ne aumentano il fabbisogno.
La gestione dello stress e delle nostre emozioniLa gestione delle emozioni è una componente importante nell’insorgenza di molte patologie come l'aumento di peso, l'obesità, la dipendenza da fumo e da alcol, la depressione e alcune malattie infiammatorie acute o croniche... La gestione delle nostre emozioni e dei nostri comportamenti può quindi svolgere un ruolo significativo nella prevenzione, nell'accompagnamento o nella cura di alcune malattie o disturbi legati all'età ed è un aspetto importante che si integra al concetto di « vivere più a lungo e in buona salute ».
Probabilmente a tutti noi è capitato di avvertire in misura diversa:
una diminuzione della motivazione;
stress professionale o personale intenso;
disturbi d’ansia;
momenti di angoscia;
difficoltà a confrontarsi quotidianamente con la propria volontà di cambiare nei confronti dei propri cari;
uno stato depressivo più o meno acuto, spesso mascherato, che porta a rinunciare a tutto;
difficoltà di tradurre in parole e di condividere con gli altri ciò che sentiamo e ciò che ci sta accadendo, sia dal punto di vista fisico che mentale;
episodi di disturbi alimentari;
difficoltà che portano a un calo di autostima o di fiducia in se stessi.
Lavorare sulla motivazione, lo stress, l'ansia, il comportamento alimentare, il livello di autostima o il grado di attività fisica può, a seconda del profilo emotivo, aiutare le persone ad acquisire serenità e a migliorarsi per vivere una vita più lunga e più sana.
L’equilibrio del nostro sistema ormonale
Il nostro sistema ormonale è composto da ghiandole: ipofisi, epifisi, ipotalamo, timo, tiroide, ghiandole surrenali, pancreas, ovaie e testicoli. Le cellule di queste ghiandole producono ormoni che vengono rilasciati in quantità molto piccole nel flusso sanguigno e agiscono come messaggeri chimici in tutto il corpo.
Il nostro sistema ormonale è composto da ghiandole: ipofisi, epifisi, ipotalamo, timo, tiroide, ghiandole surrenali, pancreas, ovaie e testicoli. Le cellule di queste ghiandole producono ormoni che vengono rilasciati in quantità molto piccole nel flusso sanguigno e agiscono come messaggeri chimici in tutto il corpo.
Una parte integrante del concetto di fisionutrizione riguarda il mantenimento dell’equilibrio del sistema ormonale nella sua complessità. La persistenza o addirittura l'aggravarsi di deficit ormonali o del nostro microbiota, di vitamine, di minerali e di oligoelementi, a partire da una certa soglia che varia anche in base alla nostra componente genetica, farà sì che una sintomatologia funzionale evolva e determini l’insorgenza di alcune malattie come il diabete, alcuni tumori, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, alcune patologie croniche intestinali o articolari...
L’equilibrio cellulare e funzionale: il ruolo indispensabile e recentemente riconosciuto dei nutrienti e dell'ambiente. I nostri geni sono diversi per ognuno di noi e attivano la sintesi di una rete di proteine, attraverso il « cell signaling o segnale cellulare », che regola il funzionamento delle nostre cellule e quindi la nostra salute.
Il ruolo della nostra alimentazione e dell’ambiente sull’espressione dei nostri geni è oramai riconosciuto. Questi fattori, infatti, possono agire direttamente al cuore delle nostre cellule, influenzando l'attività dei nostri geni e quindi determinare la produzione di una determinata rete di proteine che può avere un effetto benefico o negativo.
Ad esempio, le proteine dell'infiammazione saranno prodotte in gran numero quando mangiamo troppi zuccheri. Al contrario, l'assunzione di acidi grassi buoni, come quelli presenti nel pesce, o una gestione comportamentale dello stress, sono associati alla produzione di fattori antinfiammatori e protettivi.
La nostra alimentazione, come il nostro ambiente, hanno il potere di proteggere o distruggere l'equilibrio cellulare da cui dipende la nostra energia e la nostra salute; questo è il concetto recente di « nutrient sensing » che la Fisiutrizione ha integrato.
Poiché l'assunzione di micronutrienti e di composti bioattivi ha un impatto complessivo sul funzionamento cellulare, oltre a trattare le carenze nutrizionali, sulla base degli studi più recenti, utilizziamo le proprietà dei nutrienti e dei composti bioattivi per favorire un segnale cellulare in grado di protegge l'equilibrio cellulare e funzionale.
Fai parte di coloro che vogliono prendere in mano la propria salute e il proprio equilibrio nutrizionale? Hai ragione!
La fisionutrizione è per tutti e per tutte le fasi della vita!
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