Così buone che una tira l’altra, le ciliegie sono le protagoniste indiscusse della stagione più mite. Piccole, rosse e gustose, esistono diverse varietà di questi sfiziosi frutti e possono essere consumate in tantissimi modi: da sole come merenda, aggiunte alle insalate, a pezzi nello yogurt o nei dolci e come snack energetico se disidratate o sciroppate.
Originarie dell’Asia ma largamente diffuse in Europa e in Italia (soprattutto al Sud), le ciliegie si raccolgono tra maggio e giugno da robusti alberi che durante la primavera abbelliscono campagne e parchi grazie ai loro incantevoli fiori rosa e bianchi. In Giappone la fioritura del ciliegio è una vera e propria istituzione.
Belle e buone, sono anche ricche di vitamine e si rivelano una toccasana per il benessere di tutto l’organismo. Le ciliegie infatti sono riconosciute per le loro proprietà antinfiammatorie e disintossicanti.
Eppure, dal momento che si finisce spesso per farne una scorpacciata, in tanti si chiedono se facciano ingrassare. È vero o no che esagerare con le porzioni può compromettere la linea?
Scopriamo allora varietà, proprietà e calorie delle ciliegie, quante se ne possono mangiare a dieta e le eventuali controindicazioni in caso di consumo eccessivo.
Proprietà e benefici delle ciliegie
Come tutti i frutti di colore rosso e blu, anche le ciliegie sono ricche di sostanze antiossidanti. Nello specifico, in questi piccoli frutti sono contenute discrete quantità di polifenoli e diverse antocianine (cianidina, responsabile del colore rosso, quercetina, luteina e zeaxantina che sono dei carotenoidi) che conferiscono alle ciliegie proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti.
Consumare regolarmente ciliegie, quindi, aiuta a contrastare i radicali liberi in eccesso, proteggere le cellule e garantire la salute degli occhi, grazie anche all’abbondante presenza di vitamina C ed A in questi frutti.
La funzione anti-infiammatoria, inoltre, si rivela utile per tenere a bada patologie cardiovascolari e artrite, allontanando anche il rischio di sviluppare tumori e problemi muscolari.
A tal proposito, infatti, alcuni studi hanno dimostrato che bere del succo di ciliegie dopo un allenamento particolarmente impegnativo può aiutare a recuperare più in fretta, favorendo l’eliminazione delle tossine e riducendo eventuali stati dolorosi.
L’azione depurativa e drenante, dovuta anche al fatto che sono composte per l’85% da acqua, favorisce l’attività del fegato mentre la presenza di fibre si rivela utile per la regolarità intestinale.
Infine, le proprietà benefiche delle ciliegie si estendono anche alla bellezza della pelle, garantita dalla presenza di carotenoidi, vitamine e minerali (potassio, fosforo, magnesio).
Ciliegie: calorie e valori nutrizionali
Contrariamente a quanto si pensa, le ciliegie non sono né un alimento troppo calorico, né eccessivamente zuccherino.
Una porzione standard di 100 grammi di ciliegie apporta appena 38 kcal, pertanto se inserita all’interno di un’alimentazione sana ed equilibrata, anche ipocalorica, non rischia di creare squilibri al deficit necessario per la perdita di peso.
Diverso il discorso, invece, se si sceglie di consumare le ciliegie sciroppate o disidratate. Queste infatti sono molto più ricche di zuccheri aggiunti e naturali che fanno aumentare vertiginosamente il conteggio calorico.
Nonostante il gusto dolce, infatti, le ciliegie al naturale sono alimenti a basso indice glicemico e pertanto possono essere consumate sia dai soggetti a dieta che da quelli che soffrono di diabete.
Vediamo allora la tabella dei valori nutrizionali per 100 grammi di ciliegie:
Calorie: 38 kcal;
Acqua: 86 gr;
Proteine: 1,06 gr;
Carboidrati (zuccheri): 10 gr;
Grassi: 0,2 gr;
Fibre: 2,3 gr;
Vitamina C: 21 mg;
Vitamina A: 650 UI;
Potassio: 225 mg;
Fosforo: 22 mg;
Magnesio: 15 mg.
Controindicazioni: che succede se si esagera?
Sfatato il mito che le ciliegie facciano ingrassare, è sempre opportuno non esagerare con le porzioni per evitare di incorrere in spiacevoli effetti collaterali.
Nulla di preoccupante, però. L’effetto più noto, infatti, è quello lassativo dovuto alla presenza di fibre e qualche disturbo gastro-intestinale, come gonfiore e senso di pesantezza. Per questo motivo, è bene che i soggetti che soffrono di colon irritabile e altre patologie dell’intestino ne limitino fortemente il consumo.
Per il resto, a meno di accertate intolleranze, non è stato dimostrato alcun effetto collaterale dovuto al consumo regolare di questi frutti.
Quante ciliegie si possono mangiare a dieta, quindi? Gli specialisti ritengono che 200 grammi sia la porzione massima consentita al giorno al fine di sperimentarne tutti i benefici. Questa corrisponde a circa 30 ciliegie, pertanto considerata la loro dimensione e il buon potere saziante, può essere divisa in due porzioni da 100 grammi ciascuna da consumare come spuntino a metà mattina e metà pomeriggio.
Differenze tra ciliegie e amarene
Abbiamo accennato in apertura che esistono diversi tipi di ciliegie, dovute al fatto che in natura vi sono due tipologie di piante: una che produce frutti più dolci (ciliegie rosse, nere e bianche) e l’altra che produce frutti più aciduli (amarene, visciole e marasche).
Le varietà più comuni in commercio sono le ciliegie rosse/nere e le amarene. Benché siano due frutti differenti per via di numerosi fattori, però, in molti tendono ancora a confonderli.
Conoscere allora le principali differenze tra ciliegie e amarene può aiutare a distinguerle senza difficoltà.
Come abbiamo visto, la prima differenza consiste nell’albero da cui nascono. Le ciliegie sono i frutti del Prunus avium e si presentano più grosse e succose, mentre le amarene nascono dal Prunus cerasus, sono di dimensioni più piccole e hanno una polpa più soda.
Oltre alla grandezza e alla consistenza, anche il colore e il gusto sono degli elementi differenzianti. Le ciliegie infatti hanno un colore tendenzialmente più vivido e un sapore molto dolce, mentre le amarene si presentano di una tonalità più delicata e risultano più aspre e amarognole.
Per tutti questi motivi, sono diversi anche gli utilizzi che si fanno dei due frutti. Le amarene infatti sono più adatte alla lavorazione con altri ingredienti, come alcool e zucchero (si pensi alle amarene candite e ai liquori), mentre le ciliegie rappresentano uno degli ingredienti più richiesti in pasticceria.
Oltre a poterle mangiare al naturale, queste ultime vengono infatti utilizzate per ottenere marmellate e confetture, oppure come ripieno per torte, crostate e dolci in generale.
Ciliegie o ciliege?
Ah e per concludere, una piccola curiosità per chi se lo stesse ancora chiedendo. Il modo giusto di scrivere questa parola è CILIEGIE, con la "i"!!! :)
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