Sei italiani su dieci a tavola scelgono la dieta mediterranea, considerandola preziosa per la salute e un’ottima soluzione per evitare gli sprechi alimentari. In occasione della prima Giornata mondiale di consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari, è stata organizzata una e-conference per commentare i risultati relativi ai consumi e agli sprechi degli italiani dopo la pandemia.
Fa bene alla salute e riduce lo spreco alimentare. Sono questi i motivi per cui 6 italiani su 10 a tavola preferiscono la dieta mediterranea. A rivelarlo è uno studio dell'Ossevatorio Waste Watcher Last Minute Market / Swg di settembre. Sono passati dieci anni da quando l'Unesco ha dichiarato la dieta mediterranea patrimonio immateriale dell'umanità e ad oggi quasi i due terzi degli intervistati confermano la scelta a favore dell’adozione della dieta mediterranea – già registrata nell’autunno del 2019 – e sottolineano che questo stile di alimentazione, oltre che preservare la salute e migliorare il sistema immunitario, può condurre anche a una riduzione degli sprechi. Secondo l'ultima indagine, pubblicata a febbraio 2020 in Italia ogni anno sono gettati nella pattumiera 15,5 miliardi di alimenti ancora commestibili e il 43% degli sprechi avviene proprio tra le mura domestiche. Ma la pandemia, la maggiore attenzione verso la spesa, la necessità di dover passare più tempo in casa, ha migliorato molte di queste cattive abitudini. Tanto che secondo l'indagine condotta dalla Distal Università di Bologna su un campione di 1500 persone, il 51,6% degli intervistati ha dichiarato di aver sprecato meno cibo durante la quarantena, rispetto al periodo precedente, e se consideriamo anche chi ha dichiarato di aver sprecato una quantità di cibo pari o inferiore rispetto a prima della quarantena, la percentuale sale addirittura al 91,7%. Un trend positivo che ci fa ben sperare e che ci dice che anche dalla pandemia possiamo aver imparato qualcosa.
"Non nel mio cestino": la conferenza sullo spreco alimentare
Il 29 settembre si celebrerà per la prima volta la Giornata Mondiale di consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari, ed è per questo motivo che arriva un Forum digitale con l'obiettivo di fare il punto sui riscontri scientifici che attestano l’efficacia della Dieta Mediterranea nell’ottica dello sviluppo sostenibile. L'iniziativa è promossa dalla FAO, con la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, e saranno impegnate nei lavori la campagna di sensibilizzazione Spreco Zero, l’Università degli Studi di Bologna e Fondazione FICO. Alle 15 di oggi la e-conference, fruibile gratuitamente tramite la piattaforma zoom: “Not in my bin (non nel mio cestino ndr). La Dieta Mediterranea come strategia di prevenzione degli sprechi e delle perdite alimentari”. Durante la conferenza ci saranno interventi introduttivi dell’Ambasciatore Vincenza Lomonaco, Rappresentante Permanente dell’Italia presso la FAO e le altre Organizzazioni Internazionali con sede a Roma, del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, Ambasciatore Giorgio Marrapodi, dell’Ambasciatore Niu Dun, Rappresentante Permanente della Repubblica Popolare Cinese presso la FAO, tra i relatori dei vari panel ci saranno le esperte di FAO Rosa Rolle e del CREA Laura Rossi, i docenti Luca Falasconi dell’Università di Bologna ed Elisabetta Bernardi dell’Università di Bari e anche il saluto di Piero Angela.
Fonti: https://donna.fanpage.it/dieta-mediterranea-fa-bene-alla-salute-e-riduce-lo-spreco-alimentare-la-scelgono-6-italiani-su-10/
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